Il Quindicinale n. 993


Anno XXXX n° 2 / 28 gennaio 2021

In questo numero:

Il piano mancato (che avrebbe salvato qualche vita)

Lo sapevate che un vittoriese lavora all’Oms? E che è tra gli autori del rapporto che ha analizzato la risposta italiana, in primavera, alla pandemia da Covid-19? Francesco Zambon, medico di 47 anni, nato e cresciuto a Serravalle e ora residente a Venezia, sta difendendo – mettendoci la faccia – quel documento che aveva tra le altre cose evidenziato come il piano pandemico italiano dopo il 2006 non sia mai stato aggiornato. Un caso finito all’attenzione della procura di Bergamo, oltre che di varie inchieste nazionali e internazionali che stanno facendo tremare i vertici italiani, ma anche dell’Oms. E che Zambon ci racconta su questo numero del Quindicinale.

Siamo nel bel mezzo della stagione più fredda. Ma com’era una volta vivere nei rigidi inverni in mezzo alla foresta, quando la temperatura era di meno 30 gradi? Le pareti sottili della casa di legno erano coperte di brina anche all’interno. Fuori, nella notte, lo schianto dei faggi… L’infanzia – freddissima (e mitica) – di Toio de Savorgnani, cresciuto in un Cansiglio che qualche anno dopo ha ritrovato in Nepal.

Giovanni De Conti, di San Pietro di Feletto, ha 18 anni e un sogno tra ago e filo. E un’armonia da indossare. Letteralmente.  IN questo numero ci parla di Arcadia, che per lui è – sorpresa sorpresa – una felpa! Anzi un logo, un marchio coniato per coronare un’idea. La sua storia insegna come anche una semplice macchina da cucire possa far forma a desideri e istanze creative. E poi dicono che i ragazzi non hanno nulla da insegnare ai grandi…

Daniele, il giovane casaro della latteria sociale di Tarzo e Revine Lago ha trovato l’oro. Sotto forma di latte. Certo: lavora 10 o 12 ore al giorno, non riesce a vedere come finisce un film perché il sonno lo coglie – prevedibilissimo – appena si distende sul divano, ma ci ha raccontato che è felice e soddisfatto per quello che fa. E che sta per fare (perché le belle sorprese premiano creatività e passione).

Questo e mooolto altro nell’ultimo numero del Quindicinale: che aspettate? La vostra copia, elettronica o cartacea, vi aspetta!

 

Indice

Io accuso: il piano pandemico in Italia non era aggiornato

Il medico vittoriese Francesco Zambon, unico funzionario tecnico italiano dell’Oms a Venezia, scopre le carte: l’Italia non aveva un piano aggiornato contro la pandemia. Il suo atto di accusa è rimbalzato in tutto il mondo. Ma lui per primo segnalò al direttore regionale dell’Oms che l’Italia sarebbe stato il Paese europeo più colpito dall’epidemia

 

DALLA MARCA

  • Prosecco Docg: che sorpresa! –  L’anno appena concluso si è rivelato un outsider: eguagliato il risultato (già ottimo) del 2019
  • 2020: incidenti stradali in calo di un terzo – Il bilancio dell’anno da parte della polizia mette in luce dati importanti riguardo alla viabilità in provincia

 

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

  • Le lenzuola erano così ghiacciate che potevano rompersi – Nei rigidi inverni in mezzo alla foresta la temperatura era di meno 30 gradi. E le pareti sottili della casa di legno erano coperte di brina anche all’interno. Fuori, nella notte, lo schianto dei faggi… L’infanzia – freddissima (e mitica) – di Toio de Savorgnani, cresciuto in Cansiglio
  • Quante auto transitano in centro città? – Monitoraggio sulla viabilità vittoriese: i punti critici e i doppi sensi di marcia (che a volte tornano sensi unici)
  • L’esempio di Guido: 8 km al giorno raccogliendo i rifiuti abbandonati – Il 67enne di Colle Umberto e il “plogging”

 

CONEGLIANO E CONEGLIANESE

  • Il mio mondo ideale? In una macchina da cucire –  La storia (e l’idea!) del diciottenne Giovanni De Conti che ha messo il paradiso in una felpa, la perfetta armonia classica in un logo. Tutto suo
  • In corsia negli Usa – Quando i nostri talenti se ne vanno: Matteo Novello, dopo la laurea in medicina, è volato negli Stati Uniti
  • In via Lourdes si continua a morire –  L’ultima vittima è stata Antonio Antoniazzi

 

QUARTIER DEL PIAVE

  • Il lingotto di Daniele – Il giovane casaro della latteria sociale di Tarzo e Revine Lago ha trovato l’oro. Sotto forma di latte. Certo: lavora 10 o 12 ore al giorno, non riesce a vedere come finisce un film perché il sonno lo coglie – prevedibilissimo – appena si distende sul divano, ma è felice e soddisfatto per quello che fa. E che sta per fare (perché le belle sorprese premiano creatività e passione)
  • Trenta idee per la rotatoria del centro di Pieve – C’è chi propone un ricordo a Zanzotto, chi un omaggio al tiro alla fune: deciderà ora una commissione
  • In arrivo la Ferrari taglia alghe. Una barca da 60mila euro per tenere puliti i laghi – Ad acquistarla i comuni di Tarzo e di Revine Lago

 

FOCUS: SAN VALENTINO

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