Il Quindicinale n. 1080


Anno XLIV n° 1 / 16 gennaio 2025

In questo numero:

Iride e l’arco degli elfi

A un certo punto si scioglie i capelli. Rosso fiamma. Socchiude gli occhi – verde eucalipto (o verde peppermint) – pesca dalla faretra, incocca una freccia, trattiene la corda e lascia andare. “Dopo di che – dice – c’è il buio. E poi il rumore, stock! Se lo senti vuol dire che ce l’hai fatta, la freccia è andata a segno, la sagoma è stata colpita”. Parole e immagini (bellissime, fidatevi) sono quelle di Iride Rapone, arciera con l’arco sportivo. Campionessa di una specialità che pratica da neanche un anno e che le ha cambiato la vita, oltre a darle grandi soddisfazioni.

Tre uomini e una Rotonda. Hanno – tra le altre pregevoli doti (vedi alle voci: sensibilità, altruismo, entusiasmo, intuizioni, energia) – il senso dell’umorismo. Ghe piase zarlatanar. Scherzare tra loro.  I tre uomini sono Aldo Bianchi, presidente dell’Associazione Zheneda, Franco Costella, vicepresidente, e Danilo Benedet, segretario. E la rotonda è la Rotonda. Proprio quella che sta accanto alla maceranda villa Papadopoli a Ceneda.

Dove incontrare Luca Zaia? Nella sua terra, tra le radici che spuntano come ricordi dal terreno. Una passeggiata con il Presidente della Regione Veneto attraverso le strade di Godega Sant’Urbano.Concentrazione, velocità. “Quando salgo in macchina e mi lego entro in un altro mondo. Il metodo di ragionare e la concentrazione sono diversi. Il momento più stressante è prima della gara, perché vedi tutti che si muovono velocemente per fare le ultime cose e senti la pressione. Dentro ci sono tante procedure da seguire prima di partire ed inizi a pensare, hai paura di sbagliare, ma poi quando parti sei tranquillo e ti diverti”. Non è una frase di uno dei grandi campioni della Formula Uno, bensì il pensiero maturo e passionale di un ragazzo di appena 16anni,Tommaso Toldo, da Miane.

Indice

Scocca la prima freccia. Iride, arciera nel bosco

Quasi come Robin Hood. Si muove tra il verde, individua il bersaglio, incocca la prima freccia e. E tutto quello che succede dopo – e prima – è lei stessa a raccontarlo, mentre la seguiamo nel fitto della vegetazione, e insieme a lei scorgiamo – pauraaaaa! – un orso, un cinghiale, una civetta…Mentre la vediamo tirare la corda, prendere la mira, e andare a segno. Ecco che succede a un appuntamento con l’arciera Iride Rapone, che assomiglia un sacco – non trovate? – alla ribelle Merida di The Brave

 

DALLA MARCA

  • Imoco Conegliano. Campione del mondo (di nuovo) – Per la squadra veneta è il terzo Mondiale, dopo i successi del 2019 e del 2022
  • Il Vescovo Pizziolo andrà in Brasile – Ora in pensione, è stato pastore della Diocesi di Vittorio Veneto per 17 anni

 

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

  • Tre uomini e una Rotonda – Aldo, Franco e Danilo dell’associazione Zheneda sono i pilastri di un centro culturale e artistico vivace. Unico neo? “Il volontariato – dicono – dovrebbe essere “complementare” non sostitutivo delle attività”

  • Piscina nuova? – Il dilemma della giunta Balliana: ristrutturarla o farla ex novo?

  • Il Comune acquisisce l’Area Forcal – Evitato l’esproprio e riconosciuto ai proprietari il prezzo di 1.5 euro al metro quadro, oltre a 39.000 euro di risarcimento

 

CONEGLIANO E CONEGLIANESE

  • Una passeggiata amarcord con Luca Zaia – A Godega per rivivere infanzia e giovinezza di un governatore che (forse) mira a un altro mandato

  • Addio a Renato Varese – All’età di 98 anni è mancato uno degli ultimi maestri della pittura veneta, aveva raggiunto un successo internazionale ma il suo cuore era sempre rimasto legato a Conegliano e a Venezia

  • I 5 secoli del Monte di Pietà– Da Monte di Pietà a Canon d’Oro. Chiara Dall’Armellina e Laura Pasin raccontano la vita dello storico palazzo di Coneglinao attraverso gli ultimi cinque secoli, coadiuvate dalle foto di Diego De Martin

 

QUARTIER DEL PIAVE

  • Il Saetta McQueen del Quartier del Piave – A 16 anni campione italiano lanciato nel suo circuito di vita

  • I pellegrinaggi in Vallata – Sul versante trevigiano, l’arco prealpino e le prime colline sono disseminati di chiese, oratori e cappelle. Molti sono meta della fede popolare

  • Il parroco va in pensione – Don Dassie ha guidato le parrocchie di Miane, Campea e Premaor per ben 17 anni

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