C’è una foto bellissima di Sergio Marino a otto anni. Mamma Luigia Bonsembiante per l’occasione gli aveva confezionato un vestito con la seta di un paracadute. Sergio, in posa, le mani guantate, guarda dritto davanti a sé. Scrutando l’osservatore. I suoi occhi – gli occhi sono tutt’altro che un dettaglio nella sua storia – sembrano indagare con dolcezza e ironia l’obiettivo, ma anche ciò che sta dietro e oltre lo strumento che vorrebbe leggere la sua anima. Non è l’unica foto che Sergio Marino ci mostra durante l’incontro – sorprendente e giocoso – nella sua casa/ laboratorio: palazzo Sanfiori a Serravalle.

“Siamo chiamati a dare risposte alle persone, dall’emergenza abitativa alle problematiche ambientali con un territorio che è fragile. Dobbiamo lavorare ad un piano strategico di Vittorio Veneto”. L’amministrazione del sindaco Mirella Balliana si è ufficialmente insediata con il primo consiglio comunale di sabato 13 luglio.

Che pieno di energia! Ed entusiasmo. E di gioia frizzantissima. Ci sono (ancora) persone che “parlano positivo”. Che quando si raccontano, regalano ottimismo. E fiducia. Persone aliene dallo “sport” più diffuso: la lamentazione. Il tiro al piagnisteo, il salto con l’ansia. La nostra intervista a Francesca Da Re. Che appartiene al primo gruppo.

Francesco Zanoni si è innamorato del San Boldo da bambino, quando veniva a passare le estati con la famiglia in vacanza, imparando a conoscere l’eccezionalità di questo luogo, dove l’aria è fresca e ricca di ossigeno, grazie ai vicini boschi e al vento che spira incessantemente da nord. Ha avuto la fortuna di conoscere Francesco Fabbri e forse allora è nato questo legame per la sua casa, che ha comprato e amorevolmente restaurato, riportandola alla bellezza antica, dopo decenni di abbandono. “Così com’era, così deve essere”.