Il Quindicinale n. 1056


Anno XLII n° 21 / 30 novembre 2023

In questo numero:

Prima viene il clima

Ho licenza (sì, gliel’ho chiesta) di chiamarli attivisti. E anche se loro rifuggono da consumate e fallaci etichette e soprattutto dal parlare di sé (preferiscono virare l’attenzione sul gruppo, sul concetto di collettività), credo che il sostantivo li qualifichi meglio del quasi sinonimo “ambientalisti”. Gli ambientalisti hanno a cuore il territorio, loro si attivano perché quel cuore continui a pulsare. Ester Barel e Sebastiano Michelotti si sono conosciuti al liceo Flaminio. Nel 2019 sono stati protagonisti del primo sciopero “climatico” ambientato in piazza del Popolo a Vittorio Veneto. E che li ha portati molto lontano.

“Buon giorno Professore, o preferisce che lo chiami Poeta? Mi chiami Da Ponte, così onoriamo il vescovo di Ceneda che ebbe la magnanimità di concedermi il suo nome.” Ecco la nostra intervista esclusiva a Lorenzo da Ponte: la sua casa vittoriese (e la sua memoria) interessa a Riccardo Muti (o a Sangiuliano o a Sgarbi). A chi altri?

Negli ultimi tre anni Giorgio Lorenzet ha fotografato la città secondo schemi diversi, non più eventi, persone, momenti ma architetture e, in secondo piano, la gente. La scelta di ritrarre Conegliano dalle stesse posizioni di foto vecchie di oltre un secolo, per raccontare come la città sia cambiata in alcune par- ti e immutata in altre, le rinunce e le distruzioni, le ricostruzioni e gli interrogativi nelle aree dismesse.

“Scusi, ma dov’è Follina?” è partita così, a settembre 2001, l’avventura di Susanne Cattai,
originaria di Ormelle diplomatasi a Veterinaria nel 1999 a Bologna. Una scelta assolutamente casuale Follina, frutto di una telefonata da un collega dell’Ulss che l’informava di un posto vacante in questo piccolo borgo. “Il venerdì sera sono arriva ta qui a Follina e il veterinario mi ha accolto a braccia aperte felicissimo di lasciare a me l’ambulatorio, perché lui il lunedì iniziava un nuovo incarico. Io gli ho chiesto come avremmo fatto per l’affiancamento, ma a parte il sabato mattina mi sono trovata catapultata in un mondo completamente diverso.”

In allegato troverete anche la nuova edizione del nostro periodico culinario, “Trevisani a tavola”.

Che aspettate quindi? La vostra copia del Quindicinale, elettronica o cartacea, vi aspetta!

Indice

Aspetto la chiamata di un sindaco che mi dica: “Voglio sapere come migliorare la mia città”

La vittoriese Ester Barel (portavoce nazionale di Fridays For Future) e il fregonese Sebastiano Michelotti (political advisor presso il Consiglio regionale del Veneto) ci raccontano – dalla prima linea – la battaglia in difesa del clima e dell’ambiente. Lanciando una sfida. Ai sindaci, per esempio.

 

DALLA MARCA

  • Fanni, il sesso, il corto – Dopo il clamoroso successo sui social e il riscontro professionale che l’ha portata ad aprire una clinica sul perineo, Fanni Guidolin racconta i non-tabù in un libro e in un cortometraggio
  • Le origini slave dei Paleoveneti – Gina Pigozzo Bernardi è una studiosa di lingue slave e per anni ha lavorato ad un’opera che, dal punto di vista linguistico, andasse alla ricerca dell’origine dei Paleoveneti. Il suo libro indaga nel profondo la lingua veneta, regalando inaspettate scoperte

 

VITTORIO VENETO E VITTORIESE

  • Prima venne Da Ponte, poi i Maneskin – Intervista esclusiva a Lorenzo da Ponte: la sua casa vittoriese (e la sua memoria) interessa a Riccardo Muti (o a Sangiuliano o a Sgarbi). A chi altri?

  • Il Beltrame in Armenia – Trasferta di studio per l’istituto alberghiero

  • Lorenzo, Sara e Francesco in Mato Grosso – Di recente la famiglia vittoriese ha scritto in parrocchia raccontando questa esperienza

     

CONEGLIANO E CONEGLIANESE

  • Com’è cambiata Conegliano nell’ultimo secolo – Giorgio Lorenzet ha la passione della fotografia e negli ultimi tre anni ha deciso di intraprendere un progetto particolare, ovvero affiancare a vecchie fotografie di Conegliano nuovi scatti, per mostrare quanto sia cambiata la città

  • Vi mostro i pizzi di Giulietta – La lingerie d’altri tempi e gli imparaticci dal sapore cadorino: apriamo le finestre ricamate della memoria

  • La biblioteca degli oggetti – Immaginate di aver necessità di qualcosa, ma per un breve periodo, come fare?

     

QUARTIER DEL PIAVE

  • Tra passione, fortuna e colpi di fulmine – La doppia vita di Susanne Cattai: veterinaria e appassionata di tibetan terrier

  • Aperto il Caffè Alzheimer – A Pieve di Soligo due locali, una volta al mese, accolgono malati con demenze o patologie degenerative. Scopo: far uscire i pazienti dall’isolamento

  • Un coro intergenerazionale da podio – Successo per l’iniziativa canora che ha messo insieme i ragazzi del grest di Revine Lago e gli ospiti della casa di riposo Villa Bianca di Tarzo

 

INSERTO: TREVISANI A TAVOLA

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